COSENZA (4-2-3-1) Matosevic; Rispoli (Martino), Rigione, Vaisanen, Panico (Gozzi); Florenzi, Voca, Vallocchia (Brescianini); Brignola, Larrivey (Butic), D’Urso (Meroni). All: Dionigi
Panchina: Marson, Venturi, Kongolo, Prestianni, Merola, Zilli, Arioli.
MODENA (4-3-1-2) Gagno; Coppolaro, Cittadini, Silvestri, Ponsi; Gargiulo (Azzi), Gerli (Panada), Magnino; Tremolada (Mosti); Falcinelli (Minesso), Bonfanti (Diaw). All; Tesser
A disposizione: Narciso, Oukhadda, De Maio, Renzetti, Armellino, Battistella, Giovannini.
Arbitro: Sig. Feliciani di Teramo (Assistente 1: Shirru di Nichelino – Assistente 2: Ricci di Firenze – IV Ufficiale: Pascarella di Nocera Inferiore – Var: Manganiello di Pinerolo – Avar: Liberti di Pisa)
AMMONITI: Cittadini, Diaw, Voca, Panada
MARCATORI: 33′ Bonfanti, 66′ Florenzi, 80′ Brescianini
NOTE: Serata umida, a tratti piovosa., spettatori oltre 9 mila con buona rappresentanza emiliana. Prima del fischio iniziale osservato un minuto di silenzio per la scomparsa del giornalista Emanuele Giacoia. Recupero: 1, e 4′.
“La capolista se ne va”. Il Cosenza operaio di Dionigi beffa in rimonta il Modena e si gode un clamoroso primato. Sei punti su sei, 10 mila tifosi ad accogliere il rientro dei lupi al Tempio, il primo gol, bellissimo, di Florenzi in B, e l’acuto di Brescianini che consegna ai lupi una vittoria non facile ma i cui meriti possono essere ascritti al lavoro di squadra e ai cambi di Dionigi.
Poche sorprese in distinta: il modenese Dionigi recupera D’Urso dopo la botta presa dall’ex Cittadella in rifinitura, e può schierare l’undici vittorioso a Benevento.Tesser perde Pergreffi e non schiera la velocità di Azzi, sempre vicino all’Atalanta, ma propone l’ex Tremolada.
La prima impronta del match la lascia il Modena che con una sberla di Gargiulo dalla distanza mette i brividi al Marulla, palla fuori. Risponde al 7′ un destro di Florenzi che raccoglie sugli sviluppi di un corner e calcia alto. Il Modena però sembra più a suo agio sul tappeto cosentino, e specie a sinistra, si fa apprezzare con un paio di sortite offensive attorno al 10′. A ribadire il concetto la conclusione dell’esordiente Bonfanti (l’altro è Ponsi, segnateli sul taccuino) che Matosevic neutralizza al 13′.
Chiaro lo schema rossoblù; interrompere la catena di passaggi modenesi e far male in ripartenza. Rischia di far male, eccome, il Modena al 23′ su una punizione battuta con astuzia da Tremolada che elude la barriera scucchiaiando per Magnino che non arriva all’impatto al volo davanti a Matosevic. Attorno alla mezz’ora un brivido per parte: il Modena sfiora la marcatura con una palla velenosa a pochi passi da Matosevic sugli sviluppi di angolo, poco dopo è Panico a provare, da dentro l’areea piccola, un tiro cross su invito dalla sinistra di Brignola. Se l’indice di pericolosità dei canarini appare più alto (partecipano molto all’azione anche i difensori Coppolaro e Ponsi), il Cosenza prova a dare la scossa coi cambi di passo di Ald Florenzi e le sgroppate a sinistra di un Rispoli finalmente più libero di offendere. Al 32′ la doccia fredda, tutta costruita dai baby esordienti del Modena, cross dalla trequarti sinistra di Ponsi, Bonfanti brucia il diretto marcatore e di testa fa secco Matosevic: migliore esordio in B per lui non poteva esserci.
Il Cosenza prova a scuotersi subito ma Larrivey, su una rimessa battuta in fretta, cede a Brignola anzichè tirare e l’azione si perde.Al 38′ Larrivey, fresco di compleanno, sfiora davvero il pari di testa su invito di Florenzi da sinistra, è grande Gagno a volare dicendo no all’1-1. Tanti cross da destra, prima della fine del tempo, ma Gagno non fa mai difficoltà a fagocitarli rendendo vana la pur meritevole, ma sterile, manovra rossoblù, spesso e volentieri alimentata dagli inserimenti di Ciro Panico in piena area. Dopo 60 secondi di recupero si va negli spogliatoi. Quando si rientra in campo non ci sono sostituzioni. Preme il Cosenza, ma al primo affondo utile il Modena prova il gol della domenica con Tremolada da distanza siderale, solo brividi per Matosevic. I lupi sanno che la gioia può arrivare anche dai calci piazzati e al 53′ su uno di questi per poco Rigione non fa secco Gagno, ma la sua staffilata è oversize.Da angolo ad angolo, ed è Bonfanti che di testa va vicino al bis personale. Il Cosenza prova a giocarla, ma gli interpreti che dovrebbero illuminare il gioco (Brignola e D’Urso su tutti) non incidono e anche Florenzi qualche volta si fa prendere dalla frenesia, o almeno pare. Fatto che sta che il Modena concede solo corner e in area gialloblù a trionfare è quasi sempre il bravo Gagno. Di fronte a queste premesse, Dionigi svolta al 60′: dentro Brescianini (out Vallocchia) e Gozzi, che al 63′ prende palla a sinistra e fa il centometrista fino all’area di rigore lasciando tutti di stucco, non Gagno che lo contrae in corner. Il calcio però, è , come la vita, questione di attimi. Segnatevi questo minuto: 66. E’ il minuto che consacra Aldo Florenzi, quel minuto che consente al furetto sardo di prendere palla in ripartenza, ignorare Brignola a destra e scaricare verso Gagno tutta la sua rabbia. Gran rasoterra in buca d’angolo e primo meritato gol in serie B. Serata di prime volte al Marulla. Al 73′ altro scatto monstre di Ponzi a innescare Brignola a sinistra, doppio cross, sul secondo Florenzi si ingolosisce e prova l’acrobazia in sforbiciata, palla alta. Dopo avere inserito Diaw al 74′ Tesser fa guadagnare i fischi del Marulla all’ex mai troppo amato Tremolada. Dall’altra parte dentro Butic per l’ultimo quarto d’ora di contesa. Dionigi sa, ma forse non immagina, quanto questo cambio inciderà sul risultato. E’ l’80’ quando una plala sporca difesa da Burtic viene calamitata dai piedi di Brescianini che dribla un avversario e mette in porta il pallone del 2-1. Il Marulla impazzisce e dopo 20 anni si torna a cantare in cadetteria “la capolista se ne va”. Il Modena accusa il colpo ma non molla, Diaw ha un conto aperto con il tempio del calcio cosentino e prova a esorcizzarne la magia, nulla da fare, tiro sterile in bocca a Matosevic. Si copre Dionigi, tenta anche la carta Azzi, alla sua probabile ultima presenza canarina, il Modena. Canta e si sgola il Marulla, soffre Cosenza, Brignola lo porta su all’88’ ma la conclusione ciabattata e stanca dimostra che l’ex Benevento può e deve dare contenuti diversi a Dionigi. Florenzi, dopo una serata non facile, riemerge dalle nebbie con tutta la sua classe e si permette anche un sombrero al 91′. L’ostinata resistenza del neo entrato Martino alla bandierina prima del fischio finale dice tanto sullo spirito operaio del Cosenza di Dionigi. Il campionato di Serie Big sarà lungo, difficile e non senza pit stop, stasera come e più di prima. Domani magari si soffrirà, ma stasera Cosenza e il Cosenza sognano il Paradiso.