“Il Cosenza è del suo popolo”. Così recita lo striscione esposto dalla curva nord e, purtroppo, con la sconfitta di oggi questo popolo, noi popolo rossoblù, è destinato a soffrire ancora più atrocemente, bistrattato da una proprietà che, con le proprie scelte scellerate, ci condanna oggi al penultimo posto in classifica.
Ma veniamo alla partita.
Viali, che deve fare a meno di Calò, infortunato, recupera però Martino che occupa la casella di sinistra in difesa. Davanti a Marson completano il pacchetto arretrato i soliti Rispoli, Rigione e Vaisanen. In mediana invece ai fianchi di Voca agiranno Florenzi e Kornvig mentre alle spalle di capitan Larrivey, che torna padrone dell’attacco, ci sono Merola e Brignola.
È un 4-3-2-1 che in fase propositiva spesso diventa un 4-2-3-1 con Kornvig che si abbassa ad impostare e Florenzi che si allarga a sinistra. Parte bene il Cosenza e dopo cinque minuti Larrivey serve Brignola che ha tanto spazio a destra; il numero undici rossoblù però decide di colpire di testa regalando il pallone al portiere ospite. Il Cosenza fa il gioco ma, come sempre, concede regali inspiegabili agli avversari. E avviene puntualmente al diciottesimo quando Dionisi mette troppo facilmente un pallone in mezzo all’area dove Donati è tutto solo e libero di colpire con una specie di veronica col tacco che fredda Marson. La reazione del Cosenza c’è e al minuto venticinque Brignola colpisce la traversa con una punizione dal limite. Passano ancora cinque minuti ed è Martino a rendersi pericoloso con un’incursione a sinistra, entra in area, rientra sul destro e calcia ma il tiro non è preciso e sbatte su un avversario. Al trentacinquesimo il Cosenza vorrebbe concedere il secondo regalo del match. Regalo che, per fortuna, Collocolo rifiuta e infatti tutto solo nell’area di rigore stacca di testa a lato. L’ultima occasione della prima frazione capita sul destro di Merola che, dopo una serie di rimpalli, calcia ciabattando un po’ e la sfera sfila fuori alla destra di Leali.
Nella ripresa il Cosenza non riesce a rendersi pericoloso così già dopo dieci minuti Viali prova a smuovere qualcosa: in campo Zilli e La Vardera per Brignola e Martino. Ma la prima occasione del secondo tempo capita a Dionisi che, al sessantaseiesimo, in ripartenza entra in area e calcia piuttosto centrale con Marson attento che respinge. Altri due cambi per provare ad aggiungere peso e qualità in campo: Brescianini prende il posto di Kornvig, il migliore dei suoi, e D’Urso rileva Merola. Al ventesimo della ripresa finalmente il Cosenza si fa pericoloso ma Leali nega a Rispoli la gioia del gol, bravissimo a respingere il suo stacco di testa. Meno bravo Zilli che a porta quasi sguarnita, da posizione un po’ defilata, calcia di sinistro spedendo la sfera addirittura in fallo laterale. All’ottantesimo la retroguardia rossoblù concede ancora spazi e Ciceretti, entrato da poco, di sinistro calcia alto da posizione invidiabile. Ma il Cosenza non ci sta a perdere e Viali decide di buttare nella mischia anche Nasti al minuti ottantacinque al posto di Florenzi. Un minuto dopo accade l’imponderabile in area bianconera: prima Leali salva ancora una volta su stacco di Zilli, poi prima Larrivey e poi Nasti riescono a sbagliare clamorosamente a porta vuota a due passi dalla linea. E allora, come da ovvia regola del calcio, arriva il raddoppio dell’Ascoli a valle di una ripartenza ben condotta da Gondo che calcia all’angolino e ammazza la partita. In pieno recupero arriveranno il primo gol tra i professionisti per Nasti e il gol dell’ex di Collocolo che semina il panico nella difesa ballerina dei lupi e fissa il punteggio sull’1-3.
A Santo Stefano si andrà a Cagliari prima di concludere questo amarissimo girone d’andata. Poi sarà mercato e il Cosenza dovrà veramente farne uno sontuoso se non vuole perdere il treno della lotta per la salvezza. Abbiamo dubbi che questo accada, ma la speranza è l’ultima a morire.
Marson 6 VITTIMA
Suo malgrado deve subire tre gol eppure non ha colpe. Anzi, quando può, sventa anche qualche pericolo.
Rispoli 5,5 CRESCE ALLA DISTANZA
Primo tempo pessimo, sembra addirittura svogliato. Cresce nella ripresa quando si presenta più volte al cross e al tiro. È sua anche una delle azioni più pericolosa del match di testa con Leali che gli nega la gioia del gol.
Rigione 5 SPAESATO
Sul primo gol si perde Donati. Sempre nel primo tempo lascia Collocolo libero di colpire di testa. Non riesce ad impostare e non da sicurezza ai compagni della difesa.
Vaisanen 5,5 ARREMBANTE
Anche lui imbambolato come tutta la linea difensiva sul primo gol, però gioca una partita attenta ed è bravo ad uscire quasi sempre in anticipo sugli attaccanti avversari.
Martino 6 STANTUFFO
Di rientro dopo l’infortunio, finché può spinge a sinistra anche se è poco cercato dai compagni. Ha una buona occasione a metà primo tempo ma il tiro non è dei migliori.
Il meno peggio: Kornvig 6 FISICO E SOSTANZA
Il migliore dei suoi. Si abbassa spesso a far gioco in mediana e recupera anche un sacco di palloni. Inaspettati il cambio, forse era stanco.
Voca 5,5 VORREI MA NON POSSO
Rasenta la sufficienza ma non può andare oltre i suoi limiti tecnici. Ad inizio gara prova anche un tiro da fuori. Poi spesso palleggia con i due centrali difensivi ma non è concreto.
Florenzi 5,5 POLVERI BAGNATE
Aldino non è brillante come al solito. Anche quando si propone con i soliti strappi palla al piede sbaglia sempre l’ultimo passaggio.
Merola 5,5 MMUALICUNI
Nel primo tempo spesso si propone sulla destra, andando a prestare i piedi a Brignola. Nel finale di primo tempo ha una buona occasione ma ciabatta di destro fuori. Nella ripresa non gli riesce mai la giocata finché non è sostituito.
Peggiore in campo :Brignola 5 UN CHIAV’A NA TURRE
A parte la traversa colpita su calcio da fermo che reclamava miglior fortuna è decisamente fuori partita: appoggi sbagliati, dribbling mai riusciti, niente di niente.
Larrivey 5 ERRORE CLAMOROSO!
Non gioca una buona partita, ok. Ma quando, a pochi minuti dal termine, sbaglia a due passi dalla porta un gol che per lui dovrebbe essere un’ovvietà fatichiamo a credere che si tratti del Bati.
Viali 6 PREDICATORE NEL DESERTO
Non ce la sentiamo di dargli un voto negativo. Potrà magari sbagliare un cambio, qualche scelta, ma onestamente la squadra, pur con tutti i suoi limiti, si impegna e prova a fare gioco.
Zilli 5 PERSO
Oltre quaranta minuti nella ripresa ma il buon Massimo non sembra più ritrovare la giusta serenità. Qualche occasione non difficilissima sprecata e una buona parata di Leali su una sua zuccata.
La Vardera 5,5 TIMIDO
Rileva Martino sull’out sinistro, qualche buona discesa ma un altro giallo e qualche spazio di troppo alle sue spalle.
Brescianini 5 CHI L’HA VISTO?
Rileva Kornvig ma è come se in campo non ci fosse.
D’Urso 6 DINAMICO
Dovrebbe giocare a destra ma nel campo va dove vuole. Con la sua dinamicità accende il match e il suo ingresso coincide con le migliori occasioni del Cosenza che, purtroppo, non vengono sfruttate a dovere.
Nasti 6 PRIMA VOLTA
L’unica nota positiva della gara del Cosenza è il primo gol nei professionisti per il giovane attaccante del Milan. Bravo a colpire di sinistro su assist di D’Urso con tunnel su Leali.
A cura di Luca Aiello